L’attività di animazione finanziata dall’Associazione A.G.E.B.O. è stata svolta dalle operatrici dell’Associazione Asja Lacis una volta la settimana eccetto il terzo trimestre(luglio e settembre) con riposo nel mese di agosto. Nell’anno 2017 abbiamo effettuato 179 interventi, incontrando 163 bambini ricoverati nel reparto pediatrico dell’ospedale di Ravenna. A causa di degenze lunghe, alcuni bambini sono stati incontrati più frequentemente.
L’età dei piccoli degenti va da uno a sedici anni.
Con i bambini da 1 a 2 anni (n. 17) si è svolta attività ludica con bolle di sapone, giochi sonori, utilizzando libri sonori insieme ad attività di gioco.
Dalla raccolta dei dati riguardanti le fasce di età dei bambini, si evince che la maggior parte delle bambine e dei bambini coinvolti ha un’età compresa tra i 4 e i 5 anni, così distribuiti: n. 11 bambini di 3 anni, n. 22 bambini di 4 anni, n. 15 bambini di 5 anni e n. 8 bambini di 6 anni.
Questi bambini sono stati coinvolti in laboratori di costruzione a seconda dell’età e del periodo dell’anno, considerando attività legate alle festività, alle stagioni e alle preferenze dei singoli. Alcuni bambini sono stati coinvolti con la lettura di libri illustrati e pop-up e con l’ausilio di burattini o pupazzi.

I ragazzini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni sono così suddivisi: n. 8 bambini di 7 anni, n. 13 bambini di 8 anni, n. 11 bambini di 9 anni, n. 16 bambini di 10 anni e 12 bambini di 11 anni.
A questi ragazzini sono state suggerite delle letture di libri della moderna letteratura per l’infanzia, seguite da laboratori di attività manuali più complesse.

Ai ragazzi e alle ragazze di età compresa tra i 12 e i 16 anni sono state proposte attività manuali più complesse e laboratori di scrittura autobiografica. Sono così suddivisi: n. 16 ragazzi di 12 anni, n. 7 di 13 anni, n. 10 di 14 anni, n. 2 di 15 anni, e n. 1 di 16 anni.

La metodologia del progetto di animazione si articola sui seguenti punti:

  1. rottura della monotonia del tempo vuoto dell’ospedalizzazione con l’apparire vestite di grembiuli colorati e un carrello con scatole piene di oggetti, pupazzi e giochi, strumentini musicali e materiali per attività manuali;
  2. promozione alla lettura attraverso narrazioni e letture animate per contribuire alla crescita del bambino in un momento difficile: fiabe classiche, moderna letteratura per l’infanzia;
  3. laboratori di attività manuali: costruzione di animali di carta e cartoncino, cornici di cartoncino ondulato, collage di fiori e paesaggi, topolini segnalibro, segnalibro vari, mobiles con fiori e stelle da appendere, ranocchie origami, maschere di carnevale, marionette a dito, zucche, lanterne, pipistrelli e fantasmini di halloween, maschere di streghette e di teste di zucca, pupazzi di pongo, addobbi natalizi, fiori di carta, biglietti pop-up, ventagli, magneti, pon pon, palloncini sagomati, attività con perline, scubidù;
  4. trasformazione degli oggetti sanitari in strumenti ludici (abbassalingua, guanti di lattice, siringhe…) per sdrammatizzarne la loro minacciosità;
  5. flessibilità e delicatezza nella relazione con i bambini e i genitori, per adeguarsi alle esigenze del bambino e per recuperare una dimensione sana in un contesto dove quella della malattia è predominante;
  6. coinvolgimento dei genitori alle attività, i quali possono godere di un momento di alleggerimento dell’ansia che la malattia del figlio provoca, e possono ricevere suggerimenti su come intrattenersi con il bambino;
  7. ascolto e attenzione al genitore o altro adulto che accompagna il piccolo paziente. Le parole con cui si incontrano gli adulti che accompagnano i piccoli malati sono importanti e possono offrire un momento per alleggerire l’apprensione verso la malattia e le preoccupazioni;
  8. consigli ludico-educativi e di lettura agli accompagnatori dei piccoli pazienti.

Le proposte vengono differenziate in base all’età dei bambini.
Con i bambini più piccoli si svolgono attività di gioco utilizzando pianole musicali, bolle di sapone e sonagli. L’attenzione del bambino viene dirottata verso questi giochi così da calmare l’insofferenza e il pianto. In alcuni casi facilita anche l’assunzione di un farmaco. In continuità con il progetto Nati per leggere, li si è avvicinati all’oggetto libro con proposte di libri musicali e pop up e libri-gioco come per esempio I magnetini. A partire dai 3 anni i bambini sono in grado di seguire letture animate e fiabe narrate con l’ausilio di oggetti e pupazzi e di svolgere semplici attività manuali anche insieme ai genitori. Ai bambini dai 6 anni in su sono state proposte attività manuali più impegnative come costruzione di animali in cartone, segnalibri, scubidù, biglietti pop up, collage, addobbi con tecniche diverse, attività con perline e palloncini sagomati.
A ragazzine adolescenti abbiamo proposto attività di laboratorio più complesse ed elaborate: fiori e bigiotteria di perline; manufatti all’uncinetto; fiori come rose, papaveri, ranuncoli e altri in carta crespa; biglietti pop up e segnalibro ad intarsio.

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